mercoledì 2 dicembre 2015

Le ragioni nel tempo

Un altro giorno si è concluso. Il tempo scorre, senza che si riesca a fare una conta. Sembra fatto di tanti attimi fuggenti, di occasioni mancate, di propositi rinviati. Il tempo ci è complice quando ci aiuta ad accorpare un bagaglio di esperienze eccezionali, ma ci volta le spalle quando si lascia rincorrere trascinandoci verso una meta indesiderata. Ma durante questa frenesia, non perdiamo di vista certi valori, che ci hanno contraddistinto fino ad oggi, e che qualificano i legami e gli affetti di familiari e amici come le ragioni della nostra vita. Rimaniamo orgogliosi delle nostre conquiste, e intimamente coinvolti dalle vicissitudini delle persone vicine, nel bene o nel male. Ci adoperiamo perché le cose si possano sistemare nel migliore dei modi, e anche qui il tempo ci viene in soccorso.
Con questo spirito, un po misto di ottimismo e riconoscenza, auguro una buona notte.
Lucio – 27/11/2015

domenica 22 novembre 2015

Acqua sulla roccia


Acqua sulla roccia

Oggi un mio lucido pensiero, rimasto inascoltato da ostinati interlocutori, s'infrange addosso alle loro impenetrabili convinzioni. Ma io non demordo, e come acqua che scava la roccia, attendo che il tempo rimodelli i loro taglienti pregiudizi.

sabato 21 novembre 2015

Braccia di nuvole


Braccia di nuvole

Mi lascio sedurre dall'ardente colore di quel cielo,
che sia di un tramonto o di un nuovo giorno.

E vorrei essere quelle nuvole longilinee
che nell'abbracciare un prezioso sole
lo aiutano a posarsi con perizia
lasciando al mondo terreno
la meraviglia di una spettacolare visione.

(Foto Adriana Battaglia)

venerdì 6 novembre 2015

Viaggio notturno

VIAGGIO NOTTURNO
. . .
L’arcaico bisogno di riposo si fa sentire.
Non c’è abnegante incarico che ci possa tenere ancora desti.
Risolte le sciarade del giorno e messe in disparte quelle irrisolte,
rimane in scaletta l’ultimo atto del giorno:
salire sulla corriera del torpore e affidarsi alle esperte guide del suo conducente.
La notte è servita!

Anime in trasparenza


ANIME IN TRASPARENZA


Poche certezze, ma di gran valore.
Ognuno col proprio dio da ingraziarsi.
Un target da puntare.
Un’imprecisata stima di potercela fare.
Un ragionevole lasso di tempo per meditare.
(Lucio – 05/11/2015)

lunedì 2 novembre 2015


Ci sono anch'io

La goccia, che sgronda picchiando il marmo, vuole la mia attenzione. Ha aspettato l'arrivo del silenzio, perché gli altri rumori non le davano voce adeguata. Adesso che tutto tace, caccia fuori quel breve ed unico monosillabo, perché possa destare un mio acciglio, o un mio lieve sussulto. É sufficiente a dirottare il mio pensiero altrove, affinché possa regalarle una ridondante eco, per compensare il suo effimero effetto.

mercoledì 14 ottobre 2015

Intrecci


INTRECCI


Cerco nel cielo le linee immaginarie
su cui poter tracciare i solchi del percorso della mia vita.
La maglia dell’intreccio che scorgo
mi anticipa quanto possa essere imperscrutabile la retta via.


Lucio - 14 ottobre 2015               Foto  Ettore Spicuglia

domenica 11 ottobre 2015

Artifizi da vino


Sfrenato da soluzioni alcoliche, 
giaccio su un divano 
che con generoso impegno 
mi sostiene nella mia strenua ricerca
d'un beato torpore.

lunedì 5 ottobre 2015

Nostalgia posticcia

La nostalgia
di quando ancora non si sapeva
che quel che si credeva
in realtà non era.

domenica 4 ottobre 2015

Per te (For you)


Per chi ha un cuore che parla in silenzio, 
per chi naviga nello swing di una nostalgia, 
per chi distrugge ogni asperità con un tenero pensiero, 
per chi si lascia cullare da una morbida melodia, 
per chi si ostina a non abbandonare la fiducia, 
per chi coglie ogni singolo attimo come dono di esistenza.


Per chi regala il proprio... "Per te."


(Lucio - 4 ottobre 2015)

sabato 3 ottobre 2015

Notte infinita

Certe notti, sono così. Non vogliono cedere il passo, abbandonare il campo. Vogliono essere vissute attimo dopo attimo, nella certezza di poter mettere in gioco il meglio delle attenzioni, le analisi più profonde. Valgono più del giorno appena finito, che non è riuscito a distinguersi, a collocarsi. Tanto frenetico il giorno, quanto riflessiva è questa notte. Il motore delle mie condotte è ancora operoso.

venerdì 2 ottobre 2015

Eletti o nominati?

Senatori eletti o nominati? Non avremmo il dilemma, se vennisse veramente abolita la relativa camera.

domenica 20 settembre 2015

Luce infinita


Tardo a spegnere la luce. Non che qualche opera rimasta ancora incompiuta la richieda. Le attività del giorno si sono esaurite, se escludo quelle procrastinabili domani, e quest'ultima lampadina rimasta accesa in tarda notte si accosta in perfetta simbiosi al barlume di idee che, in maniera subdola, si annida nella mente. Non sarà certo il silenzio a prestar loro la chiave di lettura, almeno no stanotte. Nemmeno il grigio soffitto è disposto a svelare le arcane soluzioni, poiché rimane inanimato, malgrado abbia le sembianze di uno schermo idoneo a riprodurre immagini. La luce rimane accesa come un lumino, appropriato per purificare le congetture viziate da patogeni fuorvianti. Ma in tutto questo traspare un aura di magia, la consapevolezza di esserci, di essere in grado di colmare le incertezze, la capacità di escogitare i rimedi, la tolleranza di saper aspettare i nuovi risvolti, l'imprevedibilità della sorte futura, e l'ottimismo che non vuole abbandonare l'anima.
Questa fioca luce è in grado di illuminare l'universo. Un universo infinito. Il mio universo.

sabato 19 settembre 2015

La ragione di un senso

Non é facile dare un senso ad ogni giorno che passa. Non sempre si trova una ragione alla combinazione di fatti e persone che costruisce la vita, malgrado il nostro dissenzo. Per quanto si possa divergere dalla qualità dei contenuti di una giornata, trascorsa doverosamente in prima linea, ci viene negata l'opzione di una scelta. E allora non ci resta che archiviare un giorno da dimenticare nello sprofondo di un cassetto, sul quale affrettarsi di sovrapporre giornate straordonarie e brillanti. Perché è solo questione di tempo, e il senso della vita ritornerà a brillare nella nostra ragione.

giovedì 17 settembre 2015

Retrogusto


La vidi ch'era ancora lontana da me, e la riconobbi subito, anche grazie ai capelli biondi meches che era solita tenerli tirati in su. Era accanto alla cesta delle offerte del giorno, e la scorsi mentre agitavo una bottiglia di vino per analizzarne i sedimenti. "Anche oggi la rivedevo al market" , l'unico posto dove l'avevo sempre incontrata, finora. Mentre riponevo la bottiglia nella mensola, già mi apprestavo a percorrere il lungo corridoio in quella direzione, con la frenetica disamina dei "Cento migliori modi per agganciare una donna", magari dicendo qualcosa che non fosse banale, e nemmeno troppo compiacente. Stavolta non l'avrei lasciata andar via senza prima conoscere il suo nome, e un po' della sua voce. Avrei saputo qualcosa in più di lei, e non semplicemente il resoconto di una mia gratuita immaginazione. Mi accorsi che mentre mi avvicinavo, lei aveva già scelto il suo prodotto da acquistare, una confezione doppia di shampoo e balsamo tenuta seminascosta da un tulle rosa, e adesso si dirigeva verso le casse, giusto alle mie spalle. Tutto convergeva verso i migliori auspici. Anche il suo sorriso, che era solito fare assieme ad uno spiccio saluto, cominciava a stagliarsi dal suo volto. Le sorrisi anch'io, mentre ero a pochi metri da lei. Avevo anche rallentato il passo, pronto a gettare l'ancora ai suoi piedi. Non ci fu sorte! Lo squillo del suo cellulare la distrasse da ciò che aveva attorno a sé, me compreso. Dovetti cambiare passo, scompostamente, proseguendo nella mia marcia, affiancandola, e superandola, perché lei era presa dalla telefonata di un rompiscatole che già odiavo senza nemmeno averlo conosciuto. Raccolsi un amaro in bocca mentre vedevo lei avvicinarsi alla cassa e deporre l'unico acquisto del giorno, cellulare sempre all'orecchio. Così mi diressi verso il banco frigo dei gelati. Qualcosa mi convinse a scegliere il barattolone da un chilo dell'affogato di stracciatella, che già sentivo intimamente affine.

(Le microstorie di Lucio - 17/09/2015)

domenica 6 settembre 2015

Crisi di cose

Tre o quattro cose da fare. Con quale ordine temporale? Loro sono pronte a sfoderare un fascino posturale nell'attesa che possa decidermi, ma io non mi lascio abbindolare dalle loro ammicche.
Sto a pensarci ancora un po'. Poi, in maniera paritetica, opto per nessuno di loro, cedendo alle fresche lusinghe di una doccia rigenerante.
Tutte le altre cose, per il momento, possono aspettare.

sabato 5 settembre 2015

Due dimensioni


Su una panchina di una piazza qualunque di un paese qualunque, mentre rumori cittadini si accavallano durante un sabato qualunque, la musica, solo per le mie orecchie, si impasta magistralmente tenendomi in disparte dalla realtà dello spazio che occupo con indifferenza, per sostenermi nel mio pruriginoso vortice di pensieri, liberi come i gabbiani, profondi come il mare, lucidi come cristalli.
Io rispondo a me stesso, e in tutta franchezza giungo agli esiti di una vita, con le sue pratiche pianificazioni e i suoi evidenti connotati.
Nulla di più vero, anche di fronte a ciò che i miei occhi possono solo vedere.

mercoledì 2 settembre 2015

Certi valori

Anche dietro alla banale decisione di andare a dormire c'è qualcosa di magico, di trascendente, come l'impermeabilità di certi valori che trapelano dai nostri pensieri mentre ci adoperiamo in gesti consueti. 
Sono valori che rimangono inespugnati da dubbi e incertezze, e che ci seguono come angeli custodi durante ogni nostra azione, da quella più semplice a quella più impegnativa. E anche se il più delle volte non riusciamo a cogliere con mano la consistenza di questa magia, lei continua ad operare, albergando piacevolmente nelle nostre menti, mettendo in risalto i contorni di volti familiari, o di occhi speciali, o di storie incancellabili.
Tutto il silenzio che c'è attorno non mitiga l'incanto riprodotto artificiosamente, e malgrado tutto questo non possa essere condiviso con chi vorremmo, una sorta di gratitudine affiorerà nei nostri cuori, e saremo pronti a batterci strenuamente per quei valori.



martedì 11 agosto 2015

La Notte delle stelle


Oggi,
un cielo incupito da grige nuvole,
un aria incapiente di tuoni di tempesta,
una terra martellata da gocce di pioggia.

Poi tutto finisce, 
e resta vittoriosa la voglia di sorridere,
che conquisterà i volti che sto per incontrare,
e le stelle che stanotte vorrò ammirare.



(Ai miei cari amici, compagni di sempre)

(Floridia, 10 agosto 2015)

domenica 26 luglio 2015

Il sapore della libertà.

Tante auto che incrocio lungo il mio cammino. I riflessi solari sui parabrezza le rendono virtualmente prive di persone, come se fossero asteroidi lanciati senza governo e senza una meta. La musica degli auricolari mi tengono in disparte da un mondo che brulica di vita, da cui voglio solo ricavare i giudizi, privati dalle prove di un sonoro.

martedì 30 giugno 2015

Luce di lucciola


Luce di lucciola


Lucciola di giorno,
appari dal nulla, 
come arcobaleno inaspettato,
mentre l'angustia lacera un cuore scarno di ebbrezze.
Con la tua magica luce 
dipingi i contorni degli oggetti inanimati,
donando loro, con l'incanto di un tuo unico gesto,
un incentivo d'esistenza.
E io, come loro,
accomunato dalla stessa sorte,
mi lascio cullare dalle fronde del tuo corpo
e dalla tua clemente indole.
Il sole non mitiga la tua presenza,
e con giudizio, si fa da parte,
lasciando te sola, per l'incarico
di dare luce agli uomini e alle cose,
messi in disparte dal silenzio della vita.



(Floridia, 28 giugno 2015)

domenica 3 maggio 2015

Festa di compleanno

La musica non accennava a placarsi. Il frastuono riempiva le mie orecchie senza alcuna discrezione, e si infrangeva contro ogni mio desiderio di quiete, con la lancinante pressione simile a quella di un boxer durante la sua offensiva finale. La gente attorno era incantata in un'unica espressione, difficilmente intelligibile. Barcollavo, mentre vedevo attorno a me oggetti animati e anime oggetto muoversi irrazionalmente. Sembrava di dover assistere ad un rito mistico, di cui solo saggi intenditori avrebbero saputo dare chiare delucidazioni. Vidi in fondo una porta socchiusa, l'unico accesso alla via di fuga da quel groviglio di fragori, e mi diressi verso essa con decisione, come se stessero scandendo gli ultimi secondi di un conto alla rovescia. Spalancai l'uscio varcando la soglia, e con una decisa girandola lo richiusi di botto, affievolendo bruscamente i rumori molesti alle mie orecchie. Il buio mi riempì gli occhi, saturi fino a poco prima di luce abbondante, e per alcuni secondi mi affidai al tatto delle mie mani per rassicurarmi dalla sgradevole sensazione dell'imperscrutabile. Mentre gli occhi iniziavano a dare il loro fattivo contributo per la scoperta del nuovo spazio in cui mi trovavo, già sentivo distendere le mie tempie, e con ritrovata lucidità cercai a tastoni il pulsante della luce. Fui fortunato. Negli ambienti estranei si è soliti vagare a lungo, prima di rintracciare interruttori, telefoni e toilette. Questa volta, a primo tocco, colsi con benedizione divina un interruttore a sfioramento, mai sperimentato prima di allora, felice di poterlo fare per l'occasione. Accompagnai la comparsa della luce con un'esclamazione gutturale di sollievo, ma in quello stesso istante un nuovo boato accolse il mio timido desiderio di quiete. Nuovi strilli, nuove grida, nuovi slogan. Il tutto con lo stesso esplicito contenuto. La mia festa di compleanno a sorpresa non mi lasciava tregua.


(Le Microstorie di Lucio - 3 maggio 2015)

venerdì 1 maggio 2015

Tempi prematuri



Mosso da un profondo senso di fame, m'alzai, e ritenni di fare cosa gradita alle mie papille gustative nel dirigermi verso la dispensa. Intinsi l'indice digiuno in quel barattolo, pieno di pastoso nocciolato, ma rimasi smarrito, mentre la mia falange puntava verso la bocca, unta ma non priva d'un brulicar d'insetti. Colto da irrefrenabile irascibilità, indirizzai le mie più risolute invettive verso quegli insulsi clandestini, ma mi resi conto di non essere adeguatamente esaustivo. Vidi nei pressi il contenitore dei rifiuti e lo incaricai di un nuovo mandato. Quel barattolo, maledettamente contaminato, prese subito una nuova dimora, e convenni che l'idea iniziale d'un carico glicemico era ormai tramontata. Come in una favola di Esopo, realizzai che i tempi per i ghiotti bagordi erano prematuri, e tornando a letto, rassegnai la mia bocca ad un blando sapore insipido.


(Le Microstorie di Lucio - 1° maggio 2015)


martedì 7 aprile 2015

E' notte fonda.
Attorno silenzio.
Una lampada, e la sua luce.
Le mani, e il chiarore di quella luce.
La tastiera, e le ombre di quella stessa luce.
E' l'atmosfera che prediligo, perché accompagna le mie meditazioni, senza che possano venire interrotte.
È come sciorinare le mie idee ad interlocutori disincantati, in attesa del finale rivelatore, simile a quello di un libro giallo.
In realtà so di essere l'unico interlocutore di me stesso, e mentre compongo la sequenza delle mie idee, ignoro la destinazione cui giungerò.
L'introspezione è come fare ordine nella mente, è come revisionare il passato vissuto per correggere i giudizi di un primo momento.
Rivedo i flash back del giorno appena passato, e scorgo particolari inosservati. 
Perché non sempre osservo, mentre guardo. 
Ma l'immagine talvolta rimane salva nella mia mente, e quando la vedo riprodotta nel cofanetto dei miei ricordi, spesso tutto diventa più chiaro. 
Anche ciò che farò, da lì a poco. 
Anche le decisioni che dovrò prendere. 
Anche le cose che diventano certezze. 
E sul finale di questo carosello, realizzo che è giunto il termine di questo lungo giorno, e non da poco.
Finisco di mettere in ordine quel cofanetto, e rimando le azioni dei miei nuovi propositi al giorno in arrivo.
So con certezza che non avrò fatto in tempo ad esaudire l'impegno dell'ultimo onere di oggi, per vedere, tra qualche ora, prendere forma un nuovo onere.
Non rimarrò indifferente.

giovedì 26 marzo 2015

Pioggia di primavera



Gocce di pioggia, 
messe in fila da un filo invisibile, 
cadono dal cielo 
per infrangersi sull'asfalto.

Le vedo rimbalzare come cristalli frantumati, 
come zampilli incontenibili, 
con gli stessi effetti dirompenti di un pensiero 
che adesso sprizza dalla mia mente, 
imponendosi su tutti gli altri.

Il rumore dell'acqua s'allontana, 
e mi lascia pregustare 
il sapore delle vecchie amicizie, 
evocando ricordi mai dimenticati, 
e ritraendo volti ancora familiari.

Le nuvole di questo cielo cupo non riescono a nascondere 
il bagliore della mia emozione.

E' una pioggia di primavera,
ma è anche pioggia di ricordi.



Floridia, 26 marzo 2015

sabato 10 gennaio 2015

Poesia è...


Poesia...

è armonia,
che si stampa nell'anima come arcobaleno al cielo,

è emozione,
che gonfia con ossigeno i ventricoli cerebrali,

è arte,
che non passa inosservata a occhi aridi e distratti.

Poesia... è.



(Lucio - 10 gennaio 2015)

venerdì 9 gennaio 2015

Il mio approdo


Miro te, fulgido bocciolo,
come ansa quieta in un fiume impetuoso.

Stagli dal nulla lo scenario incolore
rendendolo terso e rassicurante,

al pari di un faro che anela il pescatore
mentre torna stanco dalle sue opulenti condotte.

Rimango accigliato al tuo sinuoso crinale,
mentre convoglio il mio impeto verso quell'approdo.

E mai terraferma fu così tanto agognata.

Lucio, 9 gennaio 2015