martedì 5 aprile 2011

Ti ammiro... e taccio.



 


Ti ammiro,


mentre adoperi gli arnesi da cucina,


mentre ascolto i rumori del tuo sagace armeggiare,


mentre rifletti la luce che illumina la tua silhouette,


mentre riempi lo spazio che occupa la tua superba figura,


mentre stimoli i miei pensieri con dolci fantasie.


 


Taccio,


rintuzzando a fatica il mio desiderio di cingerti,


ricercando una mia espressione che ti risparmi la sopraffazione,


accumulando l’energia buona che produce la tua influenza,


quell’energia che impiego nel motore delle mie emozioni,


e che sarà in grado di ripagare,


al cuor d’animo che sei,


anche i tuoi inconsapevoli meriti.


 


 



(Lucio - Siracusa, 5 aprile 2011- Poesia n.12)