Ciò che si presenterà ai miei occhi, domani, potrebbe non essere per niente rassomigliante a ciò che immaginavo fino a ieri. Si direbbe: "Il bello della vita", mai prevedibile, mai scontato.
Non credo che questa locuzione debba preoccupare. Spesso si dice che la situazione di un preciso momento possa solo peggiorare, ma c'è anche da rimarcare il fatto che il meglio non trova mai il suo limite. Perché la vita sa stupire, riesce a colpire nel modo più imprevedibile, anche meglio di un intrigo partorito dalla fervida mente di uno scrittore di libri gialli.
Spesso si dice che la realtà supera la fantasia.
Credo che questa espressione non sia semplicemente una frase ad effetto. Durante la nostra esistenza lo abbiamo ripetuto più di una volta, increduli davanti ad una arzigogolata successione di fatti casuali e imperscrutabili come la trama di un maglione di lana, ma pur sempre responsabile di un risultato inatteso, inverosimile a priori. E perché no, anche gradito.
E' lo spirito vitale della nostra persona che ci induce a sperare sempre nel meglio, a credere nel miracolo.
Anche se a parole enfatizziamo una sconfortante rassegnazione davanti al riluttato e avverso destino, nell'angolo più recondito della nostra mente cova la speranza che il tempo ci possa dare ragione. E la ragione arriva quando meno te l'aspetti.
Certo, a scrivere queste parole è sempre l'inguaribile ottimista di sempre, che non la smette di inoculare fiducia per la vita e spirito di adattamento alle nuove circostanze, ma, per quel che lo riguarda, può dire giustificatamente che la vita, quella fiducia, se l'è ampiamente guadagnata.
Floridia, 23 agosto 2013
Floridia, 23 agosto 2013