lunedì 27 luglio 2009

Il miraggio

   


 


Cos'era ? Un miraggio ?


Gli assomiglia molto. Ma la sensazione è ancora viva. E rievocandola mentalmente mi sono convinto che non è stato un abbaglio. Ho realmente vissuto quell'esperienza, bella ma cruda. Ma, cosa è cambiato oggi ? Sì. Non conosco lo status quo. Preferirei conoscerlo, anche se ciò non mi dovesse piacere. Perché, alla lunga, la verità non fa mai male. Ho bisogno di rendermi conto. Rimanere appeso a qualcosa di indefinito, senza avere la possibilità di reimpostarmi, è dura. L'ultima volta è stato solo confondermi le idee, mentre speravo, di lì a breve, di renderle più chiare.


Oggi tutto tace. E ho le mani legate. Non posso e non voglio prendere iniziative. Anche questa è una prova di vita. Lascio tutto al caso, o meglio, alla realtàche però tarda a manifestarsi. Saprò attenderla. Saprò accettarla, qualunque essa sia. Adesso so solo di non conoscerla, ma esiste, e vive nella mente di chi ne è protagonista. Ma prima o poi sarò anch'io attore di questa cosa.


E la vita mi assomiglia sempre più ad una recita, i cui applausi sono dispensati ai pochi virtuosi.


 

martedì 21 luglio 2009

La giostra

 



 


Spesso, nel corso della nostra vita, impieghiamo tante energie a rincorrere una persona, sia fisicamente che idealmente. Ma quella persona, talvolta, ci sfugge, e non riusciamo ad afferrarla perchè anche lei impegnata, con pari frenesia, a rincorrere un'altra persona, altrettanto sfuggente. E per questo che, nel mio immaginario, vedo la vita come una giostra, quella con i cavalli, e con protagonista la folle illusione di riuscire ad afferrare chi ci sta davanti a pochi passi, e senza la cognizione che, spesso, ciò che cerchiamo dalla vita ci rincorre alle nostre spalle.




lunedì 20 luglio 2009

Il gioco della vita

 


 


E' buffo, ma vien da dire che la vita è un gioco. Anzi, una prova. Ne ha tutte le caratteristiche.


C'è la fase in cui occorre prima capire le regole, e non è facile. In questo mondo ci sono tante persone disposte a spiegartele, perché si fregiano d'essere profondi conoscitori del meccanismo, ma te le propinano secondo il loro punto di vista, suggerendoti il comportamento da adottare, senza lasciarti ragionare da solo. Senza contare che c'è pure chi vuole indurti in errore per trarne un vantaggio personale.


Poi c'è la fase preparatoria, ossia la fase in cui provi e constati le tue strategie. Ancora non si fa sul serio, perché in questo contesto non vieni giudicato. La vera prova deve ancora arrivare.


E infatti, quando arriva, sei tu, da solo, che devi dimostrare quanto vali. Hai a disposizione la tua conoscenza acquisita nel tempo, hai l'esperienza che ti ha forgiato e convinto su come puoi lottare, su come devi difenderti dagli avversari che ti sbarrano il passo, su come costruire le alleanze che ti aiuteranno durante il percorso. La prova è lunga, e non mancheranno momenti di speranze, di sconforto, di incoraggiamento, di tenacia e di persistenza. Se giocherai bene le tue carte, potrai raggiungere il traguardo, e non importa se non sarai il primo, l'importante è esserti battuto con onore e dignità. All'arrivo, è vero, sarà premiato il primo arrivato, ma solo con simboli materiali di effimero valore. Il premio migliore sarà quello del pubblico, che consegnerà al meritevole un riconoscimento che va ben oltre i convenevoli. Lo capirai facilmente, e ti sarà chiaro che vincere non significa necessariamente essere arrivato tra i primi. La tua soddisfazione per come avrai affrontato la prova ti ripagherà degli sforzi occorsi. Ti sentirai saturo come un uovo. Tu sì che sarai pronto a fare buon uso di ciò che dà il significato alla parola campione.


giovedì 16 luglio 2009

Un buon libro

 



 


Stanotte non avevo sonno. Allora ho pensato bene di aprire un libro (Io uccido) che avevo finito di leggere alcuni mesi fa. Ho scelto di leggerne il primo e l'ultimo capitolo. Ho apprezzato nuovamente la capacità descrittiva dell'autore (G. Faletti) e, non sazio nè assonnato, mi sono messo a leggere il penultimo capitolo (n.64). Mi è sembrato di rituffarmi corpo e anima all'interno della vicenda trattata dal romanzo e ho potuto rigustare due sentimenti che mi appartengono fortemente, ossia l'amicizia e l'amore. In quelle 8 pagine c'è la sintesi delle migliori sensazioni, e dalla loro lettura mi si è innescato facilmente l'emozione che provoca la rottura di voce che io sono solito usare davanti ad un libro, ma anche l'effetto incontrollato di scoprirmi con gli occhi lucidi. Il contesto riassaporato è quello del classico clima da quiete dopo la tempesta. Ed è un contesto di pace e serenità , il cui apprezzamento infonde nell'intimo umano il senso della giustizia. Quelle 8 pagine sono la celebrazione di valori che sono la ragion di vita. Non mi stancherò mai di esaltarne l'importanza. E trovo triste l'idea che nella maggior parte delle persone prevarichi il sentimento dell'egoismo.

mercoledì 15 luglio 2009

L’ingorgo mentale

 



 


Cento pensieri si affollano nella mia mente. In altri tempi mi sarei rammaricato di questo, ma oggi mi serve d'aiuto. Grazie all' ingorgo mentale riesco a gestire meglio il pensiero predominante. E non riesco a prevedere il mio futuro. Tutte le ipotesi sono possibili. E fin quando è tutto da stabilire, lascio aperte le porte. Ragiono con la testa, anche se spesso mi lascio trascinare dal cuore. Constato di vivere un periodo di grandi riflessioni, individuo chiaramente nel mio profondo ciò che voglio realizzare dalla mia vita, coi limiti insormontabili che si frappongono solitamente fra le intenzioni e i fatti. Ma adesso mi sta bene così. E aspetto qualcosa.


lunedì 13 luglio 2009

Tutto si ristabilisce

 


Tutto si ristabilisce, prima o poi. Ogni cosa prende il suo posto. In tempi diversi, è vero, ma succede. La conferma di questa regola la danno la pazienza e l'ottimismo, insieme alla tolleranza, tutti fattori su cui si dovrebbe costruire la vita. Ma mi chiedo, quanto durerà quello che mi è successo ? Perché quello che mi è successo è provvisorio, come sono tutte le cose di questo mondo.


Tutti i sentimenti forti, come amore, odio, amicizia e indifferenza, non danno garanzia di solidità nel tempo. Me ne sono accorto da un pezzo. Mai dire per sempre. Ogni cosa ha un inizio, certo, ma la sua fine è sempre in agguato, pronta a manifestarsi, talvolta lentamente ma inesorabilmente, e talvolta di colpo, senza preavviso alcuno. Noi dobbiamo solo far fronte all'inevitabile, buttando via i cocci di un qualcosa che non c'è più, e trovando spunti nuovi per rinnovate considerazioni di vita. La vita è bella se vissuta puntando a nuovi obiettivi, o se si prova a rivalutare ciò che si ha già. E' vero che è fatta di alti e bassi. Ma la capacità di far fronte ai momenti infelici viene sempre ripagata da gioie future.


Eh sì, sono ottimista nel DNA, che posso farci. Vivo il mio tempo con i miei ricordi e i miei propositi futuri. Guardo al passato con nostalgia ma senza rimpianti. Guardo al futuro con speranza e senza timori. Forse perché è inutile attaccarsi veramente a qualcosa, perché, in fondo in fondo, occorre, primo o poi, mollare tutto, quando si è arrivati all'ultima spiaggia. Anche quando hai costruito il massimo, come i sentimenti, alla fine calerà il sipario, e rimarrà la soddisfazione di avere interpretato al meglio la vita, anche con qualche sbavatura, ma nel complesso con la spontaneità che rende dignitosa l'esistenza.

domenica 12 luglio 2009

E’ tornata !

 


 

Adesso sì. Ti ho riconosciuta. Non mi sbagliavo sul tuo conto. Non poteva essere come mi avevi lasciato credere l'altra sera. Avevo conosciuto un'altra persona, solare, diretta,  e schietta. E se ti sei proposta per una sera con una maschera, solo con lo scopo di proteggerti, l'ho compreso. Ma oggi ho apprezzato il tuo passo in avanti. E sei tornata ad essere la donna speciale, quella che ognuno vorrebbe avere per amico, quella a cui puoi confidare le emozioni più profonde, quella a cui saresti pronto a dare una spalla di sostegno e un lume di consigli. Grazie, per essere tornata !

mercoledì 1 luglio 2009

Io e i miei pensieri

 


 

Eccomi qui, davanti al mio PC. Sono stanco, ma ho voglia di scrivere ancora due parole. Anche se mi aspettano solo 5 ore di sonno, sento la necessità di riflettere, sui valori della vita, sulle amicizie, sugli affetti familiari. Riscopro il valore di un silenzio che adesso mi da carica di pensare al domani. Molte cose sono in cantiere nella mia mente. Molti progetti sono già schematizzati, pronti per essere attuati. Ad altri farei volentieri a meno, ma il percorso di vita é talvolta crudele e occorre farlo con determinazione. So di possedere le caratteristiche per non gettare la spugna, e so che la vita, prima o poi, dovrà accordami nuove gioie e soddisfazioni. Mi piacerebbe avere il tempo di dedicarmi a qualcosa di utile per gli altri, qualcosa che non preveda alcuna remunerazione, se così non si chiama l'elargizione di graditudine. Purtroppo adesso mi è impossibile. Niente mare, niente sport, niente vacanze, e troppi pensieri. La cura ? Penso il contatto con la gente, anche a lavoro. Ho voglia di reagire. Ma per adesso, interiormente, vado a fasi alterne. E aspetto momenti migliori.