Nel romanzo ARIA, il viaggio nell'introspezione dell'uomo, un'accurata disamina dei pensieri che vorticano, attimo dopo attimo, all'interno delle menti dei personaggi scrupolosamente trattati dall'autore, in una geniale successione di fatti e riflessioni, ben mescolati tra loro, nei modi e nei tempi. Le descrizioni, direi quasi maniacalmente minuziose e puntuali, non lasciano spazio a fuorvianti interpretazioni sugli stati d'animo, sulle emozioni, e sui turbamenti delle persone, tanto che il lettore, di lì a poco, non può fare a meno di condividerli, nemmeno se il personaggio di turno è il
cattivo del romanzo. Dieci anime, tutte rientranti in un contesto di vita reale, tutte accomunate tra di loro da un'aura di benevolenza, da un sigillo di umanità, che conducono inevitabilmente all'approvazione da parte del lettore di tutti i soliloqui che vengono sciorinati a mezzo di ragionamenti fluidi e dinamici.
Del libro ho apprezzato anche l'uso del
verbo (al presente) e della
persona (la prima), un meccanismo semplice ma geniale allo stesso tempo, perché rende il lettore protagonista, e non semplice spettatore, di una storia che si smatassa in un breve lasso di tempo (qualche giorno), durante il quale il racconto tratta del presente, momento per momento, ma anche del passato, solamente come ricordo vissuto al presente, e del futuro, come imprevedibile evoluzione del presente.
Il riferimento all'
aria, come elemento che accomuna tutti i personaggi, si manifesta ripetutamente all'interno del libro, e costituisce il minimo comune denominatore che sta alla base di tutte le storie dei personaggi, storie che riescono con precisione ad intrecciarsi tra di loro, creando una sorta di combinazione e di casualità fortuita, e generando nel finale il suo culmine inatteso, non certo retoricamente conformato al classico "
... e vissero tutti felici e contenti", ma piuttosto ad un "
... punto e accapo, da questi cocci si ricomincia".
La lettura del libro propone il tema
eutanasia, non so se inconsapevolmente o sagacemente offerto ai lettori per una libera riflessione individuale.
Il libro sarà a breve presentato al Salone Don Bosco (Avola - SR), sabato 18 dicembre 2010, ore 18.30, dove sarà presente anche l'autore.
vedi anche l'articolo del 3 ottobre 2010