mercoledì 29 dicembre 2010

Ai miei Amici


 


Ai miei Amici,


che scortano il mio percorso di vita,


celebrando le mie gioie,


sorreggendo i miei sconforti,


a Loro


offro il mio più sincero augurio


perché l'anno che sta per affacciarsi


possa dar loro l'energia necessaria


a sostenerli nel loro cammino.


 


Con immensa fiducia.


Lucio


(Siracusa - 28/12/2010)



lunedì 27 dicembre 2010

Auguri a tutti noi


Che la vita ci possa offrire


l'intuizione che i valori più semplici


sono sempre i più ricchi.


Questo è il miglior dono di Natale.


Auguri a tutti noi.


(Lucio Bombaci)

mercoledì 15 dicembre 2010

Aria nuova


Nel romanzo ARIA, il viaggio nell'introspezione dell'uomo, un'accurata disamina dei pensieri che vorticano, attimo dopo attimo, all'interno delle menti dei personaggi scrupolosamente trattati dall'autore, in una geniale successione di fatti e riflessioni, ben mescolati tra loro, nei modi e nei tempi.

Le descrizioni, direi quasi maniacalmente minuziose e puntuali, non lasciano spazio a fuorvianti interpretazioni sugli stati d'animo, sulle emozioni, e sui turbamenti delle persone, tanto che il lettore, di lì a poco, non può fare a meno di condividerli, nemmeno se il personaggio di turno è il cattivo del romanzo. Dieci anime, tutte rientranti in un contesto di vita reale, tutte accomunate tra di loro da un'aura di benevolenza, da un sigillo di umanità, che conducono inevitabilmente all'approvazione da parte del lettore di tutti i soliloqui che vengono sciorinati a mezzo di ragionamenti fluidi e dinamici.

Del libro ho apprezzato anche l'uso del verbo (al presente) e della persona (la prima), un meccanismo semplice ma geniale allo stesso tempo, perché rende il lettore protagonista, e non semplice spettatore, di una storia che si smatassa in un breve lasso di tempo (qualche giorno), durante il quale il racconto tratta del presente, momento per momento, ma anche del passato, solamente come ricordo vissuto al presente, e del futuro, come imprevedibile evoluzione del presente.

Il riferimento all'aria, come elemento che accomuna tutti i personaggi, si manifesta ripetutamente all'interno del libro, e costituisce il minimo comune denominatore che sta alla base di tutte le storie dei personaggi, storie che riescono con precisione ad intrecciarsi tra di loro, creando una sorta di combinazione e di casualità fortuita, e generando nel finale il suo culmine inatteso, non certo retoricamente conformato al classico "... e vissero tutti felici e contenti", ma piuttosto ad un "... punto e accapo, da questi cocci si ricomincia".

La lettura del libro propone il tema eutanasia, non so se inconsapevolmente o sagacemente offerto ai lettori per una libera riflessione individuale.

Il libro sarà a breve presentato al Salone Don Bosco (Avola - SR), sabato 18 dicembre 2010, ore 18.30, dove sarà presente anche l'autore.

vedi anche l'articolo del 3 ottobre 2010

domenica 21 novembre 2010

Astro nascente



" E' una sera tranquilla, il cielo è terso, l'aria frizzante. Tutto sembra al posto giusto. Il silenzio fa da cornice ad una quiete che regna attorno e dentro. E' la gratificazione per una giornata vissuta intensamente, senza risparmio di energie, senza lesinare sacrificio. So di avere raccolto tanto, so di aver seminato bene per questo, e adesso mi compiaccio perché la tempesta è finita, e gusto la sospirata tregua. Guardo il cielo, e tra le tante stelle che riempiono la mia vista scorgo un piccolo astro, mai visto prima. E' un punto luccicante, e l'intensità della sua luce a intermittenza mi colpisce, e ne rimango affascinato. Sembra voglia mandarmi un messaggio, sembra in cerca di qualcosa. L'osservo con maggiore attenzione, e lentamente mi convinco di essere l'unico a farlo, come se la sua luce abbia scelto una sola e unica direzione, quella diretta ai miei occhi, che non riescono a rimanere impassibili a tale determinazione. Sembra quasi una richiesta di aiuto, una voce che si sprigiona da chi non sa cosa c'è attorno a sè e cosa l'aspetta adesso. Ho il cuore in gola e l'animo che trabocca di bontà. La mia giornata è stata lunga e faticosa, ma adesso ho desiderio di prendermi cura di quell'astro nascente, che sembra affidi la sua esistenza al mio aiuto, al mio sostegno. Passerò la notte ad osservarlo, a rassicuralo. So già che non sarà l'unica. Gli ho appena dato un nome e mi sento straripante di felicità. L'ho visto nascere, condividendo con lui l'emozione della sua nuova esistenza. Da adesso in poi ci sarò, e farò di tutto per non rendere invana la sua nascita. So che mi crogiolerò della sua presenza poiché la luce di quell'astro sta già illuminando la mia vita, facendone parte."



(Dedicato al piccolo Riccardo)


giovedì 14 ottobre 2010

Sogni, amore e azione di gruppo

Un significativo scambio di opinioni tra due amici lontani fisicamente, ma vicini nello spirito:





"Mio amico,

condivido pienamente l'importanza che dai ai sogni, senza i quali non avrebbe senso la vita. I sogni sono ciò che animano i nostri gesti, le nostre azioni. Senza i sogni agiremmo per inerzia, sopraffatti da ciò che ci coglie solamente per caso, senza l'apporto benefico del nostro volere, col risultato di avere raccolto solamente ciò che il fato ci ha voluto regalare. Il sogno è un obiettivo da raggiungere, è un traguardo che non poche volte è alla portata di ciascuno di noi. Anche i casi più eclatanti di successo, di grandi obiettivi raggiunti, partono semplicemente da un sogno, e dalla strenua passione di chi ha voluto crederci.

L'idea della forza che hai voluto attribuire alla goccia, quale parte componente dell'oceano, è un altro aspetto della tua analisi che condivido, anche se spesso ne costituisce una semplice rappresentazione teorica. Mi sono spesso fatto in quattro per cercare di spiegare ai miei amici come basterebbe un semplice requisito per rendere efficace l'azione di più persone, unite per un unico obiettivo: il coordinamento delle azioni. Purtroppo quest'ultimo requisito non è assolutamente la cosa più facile da incamerare. Internet è sicuramente uno strumento che potrebbe consentire di coordinare le forze di più persone, ed è per questo motivo che è un sorvegliato speciale da parte degli 007 di chi fa il bello ed il cattivo tempo del globo terrestre. Io, qualche anno fa, ho provato a sensibilizzare le coscienze degli internauti di FB su un argomento che sta a cuore agli italiani (riduzione degli stipendi dei parlamentari), ma mi sono reso conto che la gente non vuole combattere alcuna guerra, per paura di perdere quel poco che ha ancora. Sono spesso tentato di buttarmi nuovamente nella mischia, proponendo tematiche interessanti, ma mi sono reso conto che occorre anche tempo a disposizione (che non ho) per rendersi incisivo e per superare l'impassibilità della gente che molto spesso si limita ad una isolata condivisione del tema, senza prendere parte ad una successiva azione coordinata di gruppo.

Il tema sul progetto "Amore" lo sosterrei sicuramente, anche se col timore che l'argomento possa venire travisato da una veste religiosa (da cui, per mie personali idee, vorrei rimanere completamente estraneo), ma piacerebbe anche a me rendermi artefice e portavoce di un pensiero che possa anche in minima misura rinsavire una sana coscienza da cui questo mondo, giorno dopo giorno, si sta allontanando.

Caro T., sono sicuro che tu hai una sana coscienza, sono sicuro che, come te e me, sono sparsi qua e là menti in grado di sostenere temi di oggettivo valore. Il guaio è rappresentato da un inguaribile egoismo di cui mediamente tutto il genere umano è sopraffatto. Io continuo a stupirmi quando incrocio persone in grado di sfoderare sentimenti di moralità e sensibilità. E forse il bello della vita è proprio il fatto che non tutti siamo uguali, che il bene esiste solo perché esiste il male, perché il mondo sarebbe piatto e insignificante se tutto fosse perfetto, perché non verrebbero apprezzati i sani principi se venissero a mancare immoralità disonestà.

Io sosterrò, nei limiti della mia disponibilità di tempo, ogni tua iniziativa rivolta a ristabilire quei sani principi, proverò anche ad essere parte attiva di questa azione, ma sarò pronto ad aspettarmi un nulla di fatto, anche se non certo per insufficiente impegno che saremo in grado di mettere in questo progetto.

E' sempre un piacere poterti contattare. Spero di risentirti presto, anche per piccoli interventi su FB.

A presto.

Lucio." (11 ottobre 2010)

 

"Caro Lucio,

inizio dalla fine, ossia che sei pronto ad aspettarti un nulla di fatto; ebbene, ti dico per esperienza che a volte, anzi sicuramente la maggior parte delle volte, seminiamo senza vedere mai il germoglio o la pianta che vi crescerá. A volte un sorriso o un sincero saluto fatto a una persona anche sconosciuta puó essere l'inizio o la continuazione di un cambio per quella persona. Chi riceve il bene é piú propenso a darlo e lo stesso dicasi per il male. Con la differenza che la luce toglie l'oscuritá ma l'oscuritá non puó togliere la luce.

Non ti scoraggiare che stai seminando bene, continua a farlo con sempre piú coscienza e vedrai che il mondo attorno a te cambierá, cosí come sei cambiato o trasformato e continuerai a farlo  sicuramente anche tu. Con amore trasformi anche i rettiliani, gli illuminati e altri cattivi di questo mondo anche senza conoscerli. La Matrix lavora duro affinché la gente sia apatica indifferente e piena di paure.

Non ti perdere mai d'animo, accetta anche la cattiva sorte, che come dici tu fa semplicemente parte di questo mondo, anche se grazie alle varie leggi della fisica quantica possiamo migliorare ulteriormente la nostra qualitá di vita nella dimensione in cui viviamo.

Ti lascio perché ho lezione,

Un grannnnnnnnnnnnndissssssssssssssssssimo abbraccio


T." (13 ottobre 2010)

 

 

domenica 3 ottobre 2010

Il nuovo romanzo di F. Demaria




ARIA  (Romanzo)


All’improvviso un vuoto d’aria, uno squarcio nel muro, nella porta, sul mio torace. Poi il silenzio. Mi sento confuso. Come sarà ora il mio elettroencefalogramma? Potrebbe somigliare al rigo piatto e nudo di un pentagramma o essere dinamico e ricco di onde in movimento dentro un monitor, che immagino acceso e furiosamente mobile. Si saranno accorti che sono vivo? Che sono ancora vivo? Forse dovrei raccontare la mia storia per far capire a qualcuno che la mia attività cerebrale è vera, che non è un’invenzione, che non sono folle e soprattutto che non sono morto.


Sì, sono vivo. E da qui voglio ricominciare


Un condominio. Sette interni e vari inquilini. Una vecchia insegnante in pensione, un timido ragioniere, un rampante avvocato, un’adolescente al suo primo innamoramento, una coppia in crisi che non riesce ad avere un figlio, una brillante studentessa universitaria, un ex ufficiale francese che nasconde un segreto. Le loro vite saranno stravolte da un evento che le rimescolerà completamente, unendole o separandole per sempre.


FABRIZIO DEMARIA


EDIZIONI CREATIVA


www.edizionicreativa.it


Dal 23 ottobre 2010 richiedibile nelle librerie di fiducia

lunedì 12 luglio 2010

Il mio dominio

imm

Il mio dominio

 

Mia amata,

la mia mente è preda della tua stupenda persona.

 

La tua dolcezza mi ispira parole di poesia,

la tua semplicità mi dà il privilegio di comprendere,

la tua bellezza mi riempie gli occhi di armoniose visioni,

la tua voce mi persuade con una serenità d'animo,

la tua presenza mi placa l'ansia della tua attesa,

la tua pelle mi trasmette scioccanti palpitazioni,

i tuoi occhi mi trafiggono il cuore ormai vacillante.

 

La tua alchimia mi ha conquistato.

 

Hai vinto, e io sono la tua vittima.

 

Attendo il mio supplizio,

ma so già che lo apprezzerò,

perché vorrà dire

averti vicino,

respirare la tua stessa aria,

accompagnarti fedelmente nel tuo cammino,

accudirti quando ne avrai bisogno.

 

Io sono pronto,

pronto, per rivolgere a te le maggiori attenzioni,

pronto, per riservare a te il mio tempo,

pronto, per colpirti, stupirti, sorprenderti,

perché il tempo non debba mitigare

la mia ridondante passione.

 

Tu hai vinto,

ed io,

adesso,

domino la mia vita.

 

(Lucio – Floridia, 11 luglio 2010 – Poesia n.9)

lunedì 10 maggio 2010

L’essenza interiore





Se non vuoi cadere in contraddizione, non fingere mai di essere quello che non sei dentro


Dire, è una cosa. Agire in coerenza col dire, è un'altra cosa. Si sa che dire e agire sono due cose ben differenti. Ormai ci siamo abituati a vederle male accoppiate, in modo spudorato e, aggiungerei, in modo del tutto consueto.

Le parole non comportano complicazioni, non sono vincolanti, perché sono sempre da interpretare, da prendere con le pinze: è questo il modo in cui si è soliti adoperarle. 

Le parole sono lo strumento di uno sfoggio di elegante disquisizione, di un'affascinante proiezione dell'immagine di sé stessi. Poco importa se alle parole non viene dato un seguito. Importa apparire, anche nelle sembianze di ciò che non si è. 

Questa è una realtà dei fatti. Per fortuna non tutti ne fanno parte. Ma chi ne fa parte rischia grosso. Rischia di cadere in contraddizione, perché si finge di essere quello che non è, e prima o poi sarà costretto a svelarsi.

sabato 1 maggio 2010

Quel “sano” egoismo




 

Toh ! Oggi non mi va di pensare ad altro che non sia me stesso. Ho bisogno di dare ascolto alle mie necessità, senza interferenze esterne. Voglio solo ascoltare il suono della mia voce, e zittire quello articolato dagli altri. Per un po' non voglio saperne di guerre, fame nel mondo, crimini e delitti, mali e ingiustizie, peccati e calamità naturali, disgrazie e tormenti altrui. Voglio solo pensare alle mie priorità, e nient'altro. Me lo sono guadagnato.

Oggi sono egoista

Sembra una brutta parola... egoista

Già mi immagino, tacciato dai perbenisti, pronti a qualificarmi cattivo esempio di una società civile e moderna. Faccio fatica a comprendere i loro sproloqui, anzi, per dirla tutta, non ci riesco per niente. Loro mi dicono che occorre sempre essere altruisti, farsi in quattro per gli altri, essere sempre solidali (anche solo con lo spirito) laddove ce n'è bisogno. Ma mi chiedo, com'è che tutta questa solidarietà, a favore di lontane popolazioni terremotate, di lontane comunità indigenti, di lontane etnie belligeranti, riesce a dare conforto e a rendersi fruibile ?

Essere altruista è un'altra cosa. 

Altruista è girarsi le maniche di camicia per sfoderare braccia prodighe, pronte a faticare e ad adoperarsi a favore di chi ha bisogno, senza essere pecuniariamente ricompensato. 

Altruista è stare vicino ad un amico, ascoltando il suo sfogo, offrendogli una spalla di sostegno, e la propria confortante presenza.

Altruista è sorridere a chi ha bisogno di un gesto amichevole, o di un cortese atto di civiltà.

Altro che pensiero solidale, predicato da coloro che vogliono solo stare con la coscienza a posto.

L'altruismo richiede fatti concreti e una buona dose di sacrificio. Infatti, solo quando ho rinunciato a qualcosa, mi sento di essere stato altruista. Ma mi sono reso conto che io non posso annullare la mia esistenza per un altruismo infinito.

La vita è bella perché cogliamo le vibranti emozioni di ciò che ci circonda. Noi siamo al centro della nostra vita. I nostri sensi hanno un raggio di azione limitato, captano e trasmettono segnali entro un cerchio il cui centro è rappresentato dal nostro ego. Devo faticare o immaginare per andare oltre la mia sfera emozionale. Non posso trasformare la mia vita in un perenne sacrificio. E allora vivo i miei momenti di egoismo, un egoismo diverso, che non fa male agli altri. Un egoismo sano.

Il sano egoismo è terapeutico e propedeutico a ciò che mi aspetta da lì a poco, quando occorre veramente che mi faccia avanti per dare il mio fattivo contributo di altruismo, perché già carico di energia positiva del mio essere egoista a tempo debito. E paradossalmente anche il mio essere altruista, riesce a contenere anche una manifestazione di egoismo, perché avverto una gratificazione personale che riesce a soddisfare anche il mio ego.

Quel sano egoismo è elemento peculiare per rendere decorosa la mia vita, perché la vita me la voglio assaporare, nel pieno rispetto degli altri.  (riflessione del 4 aprile 2010)

mercoledì 31 marzo 2010

Passione ed obiettivi






 

Passione ed obiettivi : un binomio inscindibile senza il quale non riesco ad apprezzare la vita.

 

martedì 23 marzo 2010

Cava dei Mulini

  

 

 

 

E' sempre bello condividere con gli altri una bella giornata, come quella di domenica scorsa. Il tempo è stato da favola, tutto è andato ok, e anche se a fine giornata la fatica si è fatta sentire, la soddisfazione provata ha ripagato ampiamente lo sforzo fisico.

 


 

domenica 21 marzo 2010

mercoledì 27 gennaio 2010

Il tarlo




  
Cos'è che continua a sconvolgermi ? Perché non ho il controllo delle mie emozioni ? 

C'è sempre quel chiodo che lacera la mia mente, un tarlo che ho accolto nei miei pensieri perché riesce a trasfondere i migliori turbamenti. Ma allora perché non vivere con distensione ? Perché affannarsi a ricercare l'alchimia di una profezia improbabile ? 

Vorrei che tutto fosse dannatamente definito, inesorabilmente privato dal benché minimo lume di speranza. Invece capto flashback di miraggi, bagliori di immagini illusori che la mia ragione non riesce a sminuire. Tutte le mie passate esperienze, le mie maturazioni d'animo, le mie profonde riflessioni, le mie accanite convinzioni, non possono nulla davanti a questo malessere che aleggia ciclicamente e in modo ridondante nel mio intimo, cambiando di intensità a secondo di ciò che i miei sensi percepiscono giorno dopo giorno, in uno scorrere di avvenimenti che per certi versi arricchiscono il mio cuore, ma per altri lo scalfiscono in maniera lancinante. Mi rendo conto che devo soggiacere ad una realtà che dovrò lasciare libera di evolversi nel futuro, tenendomi pronto ad afferrare in qualsiasi momento ciò che di splendido si materializzerà a beneficio dei miei sensi. 

Dove mi porterà questa mia attesa ? Non so proprio, che è proprio quello che rende appassionante la mia vita.

martedì 5 gennaio 2010

Meglio sudare


 





Se "sapere quello che si vuole" corrispondesse alla sua automatica realizzazione, che gusto ci sarebbe a vivere ? 
Solo quando abbiamo sudato per ottenere qualcosa ci rendiamo conto di essere stati gratificati. Allora, non desiderare mai che tutto sia sempre facile. E le battaglie di vita ci portano ad una maturazione che è tanto più profonda quanto più sono dure e lunghe le stesse. Io ho voglia ancora di combattere per quello che credo. Di giorno in giorno consolido sempre più le mie convinzioni, le libero progressivamente dall'alone di riservatezza, perché non c'è nulla di meglio che apparire come si è, veramente.