mercoledì 12 ottobre 2011

Il mio regalo



IL MIO REGALO

Sento il battere della gomma delle tue scarpe
come il tam-tam di una danza africana.
E’ il rito che propizi, ancor prima dell’alba,
lungo il corridoio scarsamente illuminato da fioche lampade,
quando fuori per le strade la luce artificiale rischiara appena
una fredda visione di auto in sosta in una desolante atmosfera,
come in una evidente competizione di gara fotografica
dove la fanno da padrone silenzio e staticità.
Offri ai miei occhi assonnati e alla mia immaginazione
l’ombra del tuo corpo che vaga,
cosicchè la possa riempire virtualmente di dettagli e colori
ricavandone la pozione miracolosa
che rende ricchi occhi e anima.
Il tuo volteggiare è una danza che incoraggia e accompagna
il mio lento e progressivo risveglio.
Ricompongo il quadro di una situazione abituale ma pur sempre appagante,
e attendo il momento in cui ti avrò vicino per quel breve ma inteso saluto
che armerà la mia intraprendenza
e innescherà l’avvio di una nuova alba.

Oggi, nel mio giorno, sei tu il mio primo regalo.

(Floridia, 12 ottobre 2011 - Poesia n.14)


mercoledì 5 ottobre 2011

Il comunicato di Wikipedia del 4 ottobre 2011

Cara lettrice, caro lettore,

in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c'è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero.


Negli ultimi 10 anni, Wikipedia è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. Una nuova e immensa enciclopedia multilingue e gratuita.


Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.

Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.

Purtroppo, la valutazione della "lesività" di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all'opinione del soggetto che si presume danneggiato.

Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto —indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive — di chiedere l'introduzione di una "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti.

In questi anni, gli utenti di Wikipedia (ricordiamo ancora una volta che Wikipedia non ha una redazione) sono sempre stati disponibili a discutere e nel caso a correggere, ove verificato in base a fonti terze, ogni contenuto ritenuto lesivo del buon nome di chicchessia; tutto ciò senza che venissero mai meno le prerogative di neutralità e indipendenza del Progetto. Nei rarissimi casi in cui non è stato possibile trovare una soluzione, l'intera pagina è stata rimossa.


L'obbligo di pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce per Wikipedia una inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza: tale limitazione snatura i principi alla base dell'Enciclopedia libera e ne paralizza la modalità orizzontale di accesso e contributo, ponendo di fatto fine alla sua esistenza come l'abbiamo conosciuta fino a oggi.


Sia ben chiaro: nessuno di noi vuole mettere in discussione le tutele poste a salvaguardia della reputazione, dell'onore e dell'immagine di ognuno. Si ricorda, tuttavia, che ogni cittadino italiano è già tutelato in tal senso dall'articolo 595 del codice penale, che punisce il reato di diffamazione.

Con questo comunicato, vogliamo mettere in guardia i lettori dai rischi che discendono dal lasciare all'arbitrio dei singoli la tutela della propria immagine e del proprio decoro invadendo la sfera di legittimi interessi altrui. In tali condizioni, gli utenti della Rete sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi".

Vogliamo poter continuare a mantenere un'enciclopedia libera e aperta a tutti. La nostra voce è anche la tua voce: Wikipedia è già neutrale, perché neutralizzarla?

Gli utenti di Wikipedia

(da: http://it.wikipedia.org)

martedì 28 giugno 2011

Le molteplici verità.

Chi ha detto che la verità è una sola, mentre tutto il resto è falsità ?

Credo di poter dire che non sia sempre così, almeno se divaghiamo oltre certi postulati (matematici, ad esempio), addentrandoci nei meandri delle opinabili stime di fatti e persone.

Ed è proprio in queste ultime ipotesi (non poche) che posso tranquillamente dire che di verità ne esistono più di una, ognuna formulabile dalla mente di un qualunque individuo, purché persuaso dal suo punto di vista.

Chi ha il coraggio di scagliare la prima pietra, intento a screditare l'opinione di un altro, senza premettere nella sua sciorinata dialettica il proprio "secondo me" ?

A dire il vero, non sono pochi. Me ne sono accorto poiché assisto spesso alla favella del dispensatore di turno di regi editti, pronto a sputare la sua sentenza, incapace di vestire anche solo per un attimo i panni dello sfortunato interlocutore, ignaro a suo insindacabile giudizio del fatto che il dono del sapere è solo per pochi eletti.

Io diffido di quei soggetti, li ho catalogati tra le persone che soffrono le insicurezze dei loro attributi. La loro è semplicemente la smania di apparire virtuosi ad ogni costo, distinguersi dagli altri, come ad una sorte di gara dei consensi popolari dove il perdente è colui che non si esprime o annuisce all'altrui opinione.

"La foggia dell'uomo si vede dalla sua risposta, pronta e sicura", direbbe il degno rappresentante del prototipo dell'ominide evoluto, un dogma particolarmente adoperato dai signori della politica, degni rappresentanti solo dei predetti ominidi. Per loro la verità è una sola, la loro verità, senza dare scampo al riconoscimento dell'eventualità che altri possano illuminarci, semplicemente basandosi su un altro punto di vista.

Per quanto mi riguarda la verità ha molteplici facce. A quella partorita dalla mia mente si affiancano quelle che prendo atto da un sano confronto come rispettabile punto di vista di altre menti. Non so quale sia quella più nobile, so solo che la mia è quella in cui credo e che fin quando si confa meglio a mantenere quell'equilibrio tra tolleranza e libertà sarà sempre la mia preferita, senza nulla togliere al valore delle altre verità.

venerdì 24 giugno 2011

Le mie e le altre citazioni.

Ne ho dette di cotte e di crude, talvolta un po' lapidarie, talvolta incomprensibili (dagli altri), talvolta così ovvie che assomigliano a pillole di retorica. Rileggendole, le sottoscrivo in pieno, senza esclusioni, anche quelle proferite da altre menti, che sono riuscite a colpire favorevolmente il mio pensiero. Le offro a giudizio critico di altre menti, perché un sano confronto produce una matura consapevolezza.


Le mie e le altre citazioni


Non occorre necessariamente dare un senso a ogni cosa. Talvolta essa può rimanere un'incognita e nel contempo apprezzata. (28/11/2012)

Non ogni cosa ha la sua sintesi interpretativa. Ce ne sono di quelle che solo con il vissuto in prima persona riescono a farsi comprendere. (27/11/2012)

I sentimenti chiusi dentro un cantuccio... pronti per lasciarsi soffocare... o per farsi esplodere. Vivono la loro vita senza certezze, se non quella di non passare inosservato da chi li ha generati. (27/11/2012)

 

Il tempo distrugge più di un'atomica. (25/11/2012)

 

Si trovano motivazioni perchè possano giustificare le svolte di vita. (16/11/2012)


Il frastuono del silenzio. Quando non trattiene ancora l'eco del fragore che lo ha preceduto. (15/10/2012)

 

Il silenzio vince le indecisioni. Ci pone fuori dalla sfera del nostro Io Protagonista e ci consente di esaminarci. Ogni cosa ci sembra limpida, posta alla luce di quei riflettori sottratti alla notte per non far torto al silenzio. (25/08/2012)

 

Al Testimone di Geova, con cravatta su camicia a maniche corte, che mi chiede "Scusi, ha un momento?" io rispondo "No grazie. Nessun bisogno di lavaggio del cervello." (24/07/2012)

 

C'è sempre qualcosa in attesa, c'è sempre un tassello da collocare, c'è sempre qualcosa da aggiustare. O da affrontare. Meno male che c'è. (27/06/2012)

 

L'esperienza serve solo a capire in che modo si soffrirà o quanto soffriranno le persone che hai vicino. [G.Faletti]

 

Non faccio a tempo a chiudere una somma... che mi si ripropone una nuova equazione di vita. (04/05/2012)

 

Nella vita sbaglia di più chi non prova ad imparare. Meno chi prova sbagliando. (18/04/2012)

 

Il malessere fisico non lascia traccia come quello dell'animo. (12/04/2012)

 

La verità è che, fino a quando c'è solo l'ideale a portare avanti un progetto, tutto è così nobile. Quando subentra anche l'uso del denaro, allora l'ideale si mette in secondo piano, e spunta l'interesse per qualcosa di nuovo: l'avidità materialista. (06/04/2012)

 

Solo gli stupidi e gli innocenti non hanno un alibi. [G.Faletti]


Il rumore del silenzio irrompe nella mente, come luce in uno squarcio dell'intimo per essere profondamente interpretato. (27/03/2012)

 

Il silenzio della notte è habitat ideale per tirare le somme dell'ennesima giornata, per metà ingloriosa e per l'altra metà da buttare. Facile a dirsi, difficile da interpretare. (03/03/2011)

 

Che libertà è se non anche con quella di sbagliare? (27/12/2011)

 

La memoria è il più grande ponte che sovrasta sull'abisso del tempo. (23/12/2011)

 

La vita è una continua scommessa. Sia che tu abbia scelto o non lo abbia fatto, hai puntato su qualcosa. (23/06/2011)


Cuore, ciò con cui fregiamo la parte irrazionale del nostro cervello. (31/01/2011)


“Dentro al sole che appare quotidianamente c’è un pensiero che a me sfugge, un diamante che non so vedere se non impastato con l’impurità delle rocce...” [da ARIA di F. Demaria]


Nella vita ? Rispetto per gli altri, senza mai perdere di vista orgoglio e dignità personali. (26/11/2010)


Il bene esiste solo perché esiste il male. Io continuo a stupirmi quando incrocio persone in grado di sfoderare sentimenti di moralità e sensibilità. (27/10/2010)


Senza i sogni agiremmo per inerzia, sopraffatti da ciò che ci coglie solamente per caso, senza l’apporto benefico del nostro volere. (11/10/2010)


I sogni non sono presagi, ma timori. O speranze. (26/07/2010)


Piegarsi al volere degli altri è una sconfitta, perché si sottace il proprio volere. Riconoscere un dato di fatto è una piccola vittoria, perché è un dignitoso punto di inizio. (12/07/2010)


Se non vuoi cadere in contraddizione, non fingere mai di essere quello che non sei dentro. (10/05/2010)


Passioni ed obiettivi: un binomio inscindibile senza il quale non riesco ad apprezzare la vita. (31/03/2010)


La chiusura porta alla vergogna [Muge Ataman].


Osservo  solo quando guardo oltre a ciò che mi aspetto di vedere. (21/03/2010)


Mi sentirò vivo fino a quando avrò un desiderio da coltivare, un obiettivo da perseguire. (07/03/2010)


Sorridi anche se il tuo sorriso è triste, perché più triste di un sorriso triste c'è la tristezza di non sapere sorridere [Jim Morrison].


Vorrei che tutto fosse dannatamente definito, inesorabilmente privato dal benchè minimo lume di speranza. (27/01/2010)


Essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare [Pablo Neruda].


La vita è ciò di cui vuoi farne. (20/01/2010)


Il buono si distingue dal cattivo quando sussistono entrambi. Se fossimo tutti buoni, la sua definizione non avrebbe motivo di esistere. (18/01/2010)


Se “sapere quello che si vuole” corrispondesse alla sua automatica realizzazione, che gusto ci sarebbe a vivere ? (05/01/2010)


Fino a quando non avremo accettato la sconfitta, non saremo pronti ad affrontare una nuova battaglia. (03/01/2010)


La malinconia... simile a quella dell'abbandono, che mi assale al termine di un buon libro. La paura... che il prossimo libro sia incapace di cancellarla. (27/12/2009)


Il bello è ciò che cogliamo mentre sta passando [M.Barbery].


L'arte è la rappresentazione di ciò che provoca emozione. Non c'è arte senza emozione. E da ciò discende che l'arte è soggettiva. (13/12/2009)


La giostra non è sempre un gioco. Talvolta in essa si cela una sofferenza che varrebbe la pena esorcizzare accogliendo l'idea di ridimensionare le proprie aspettative di vita. (09/12/2009)


E adesso sono pronto a riappropriarmi del mio dominio, rinsaldato da un forte appetito per la vita. (29/11/2009)


Niente di più tenero di una donna che la sera di una lunga giornata di lavoro trova la forza di un sorriso per il proprio figlio... e per il proprio uomo. (24/11/2009)


No testa, no cuore, ma... istinto ! (23/11/2009)


Mi fido delle mie sensazioni. In base a quelle, prendo le mie decisioni, senza timore di sbagliare. E se il tempo dovesse essere testimone dei miei errori, non avrò rimpianti, perché le scelte, fatte in base agli elementi conosciuti sul momento, non pretendono di garantire i risultati. (19/11/2009)


... perché ho sempre pensato di non avere esaurito la mia voglia di occuparmi di qualcuno. Non ancora. (06/11/2009)


Il tempo sana qualsiasi ferita. Anche se non si cancellerà del tutto, la lieve cicatrice che rimarrà sarà l'effigie del tuo dolce ricordo. (02/11/2009)


Se si è di animo buono, l'agire spontaneamente non è mai un errore.


Il "meglio-vivere" è il giusto equilibrio tra tolleranza e libertà.

domenica 5 giugno 2011

Il mio Referendum

Oggi mi andava, finalmente, di dedicare alcuni minuti per riflettere sul Referendum 2011 e su cosa di così arcano e poco comprensibile stanno per interrogarci alle prossime urne. Non che siano mancati a tutt'oggi i proclami convincenti, sia da parte degli assertori del SI che di quelli del NO, solo che a sentir parlar loro c'è da dare ragione a tutti. E allora mi sono detto che devo leggere con i miei occhi (anziché con le orecchie) e farmi una personale idea, partendo dal significato delle parole riportare sui testi dei referendum abrogativi, e lasciandomi influenzare solo dalla mia esperienza e dal mio istinto pluridecennale, tanto so già a priori che i signori in giacca e cravatta che proclamano i loro editti sono lì per lasciarci credere che stanno a fare gli interessi della gente, e non certo i propri (ma va' !).

Così ho semplicemente dato una breve lettura e, magicamente, si è dipanata tutta la foschia che avevo annidata nella mia mente e, d'istinto, mi sono detto: "Adesso so che non diserterò la consultazione referendaria. Andrò con le idee chiare e fornirò le mie espressioni di giudizio."

Ecco quello che farò:

Privatizzazione acqua:  NO. Aspetto che sia data l'opportunità anche ai privati di gestire nel miglior modo possibile il problema idrico. Comunque il bene "acqua" rimarrà sempre una cosa pubblica. Il pubblico ha fatto un buco nell'acqua.

Remunerazione acqua: SI. Non credo sia necessario garantire una remunerazione extra al privato. Occorre semplicemente che la gestione dell'acqua sia oculata e senza sprechi di risorse e di mezzi. Al privato, in libera concorrenza,  questo può bastare.

Nucleare: SI. Credo che i rischi siano troppo elevati e nessuna autorità scientifica potrà garantirci al 100% che saremo esonerati da qualsiasi problematica legata alle scorie radioattive. il problema energia si può risolvere con le fonti energetiche rinnovabili e con il semplice risparmio nel consumo.

Legittimo impedimento: NO. Il procedimento penale delle alte cariche politiche in questione verrebbe semplicemente rimandato in un momento successivo. Il problema della governabilità non è roba da poco, altrimenti il passo successivo sarebbe incoraggiare i colpi di stato e svilire le attribuzioni supreme (da non sottovalutare) dei cittadini chiamati ad eleggere i parlamentari.

mercoledì 1 giugno 2011

Il miglior creato





* * *



Il miglior creato


* * *


Amoruccio mio,


la freccia che hai scoccato,


trafiggendo il mio cuore,


è sempre lì,


incastonata,


come un gioiello la cui luce è impari al confronto


di quella emanata dalle gemme dei tuoi occhi.


Loro tradiscono la tua purezza d’animo,


rendendomi incapace di sostenere


con indifferenza il mio sguardo col tuo.


Non sazio di riscoprirti bella come sei,


rimarco idealmente il profilo del tuo viso


come se avessi in mano un magico pennarello,


lo stesso che offre ad un artista la gratificazione


di vedersi realizzata alla perfezione l’opera d’arte che ha in mente.


Tu sei l’espressione del mio bisogno di armonia,


sei l’icona che racchiude in sé l’equilibrio e la dolcezza


necessari ad arricchire la mia vita.


Il tuo involontario effetto prodigioso è semplicemente il tuo esistere,


ed è per questo che mi persuado sempre più


di quanto si è spinto in meglio il creato.


* * *



(Lucio - Floridia, 8 maggio 2011 - Poesia n. 13)
 

martedì 5 aprile 2011

Ti ammiro... e taccio.



 


Ti ammiro,


mentre adoperi gli arnesi da cucina,


mentre ascolto i rumori del tuo sagace armeggiare,


mentre rifletti la luce che illumina la tua silhouette,


mentre riempi lo spazio che occupa la tua superba figura,


mentre stimoli i miei pensieri con dolci fantasie.


 


Taccio,


rintuzzando a fatica il mio desiderio di cingerti,


ricercando una mia espressione che ti risparmi la sopraffazione,


accumulando l’energia buona che produce la tua influenza,


quell’energia che impiego nel motore delle mie emozioni,


e che sarà in grado di ripagare,


al cuor d’animo che sei,


anche i tuoi inconsapevoli meriti.


 


 



(Lucio - Siracusa, 5 aprile 2011- Poesia n.12)


 

lunedì 7 marzo 2011

M'illumino di te

M’illumino di te



E’ ancora buio,
il sole non ha ancora fatto a tempo a sorgere,
il silenzio precede di poco l’imminente ripresa delle attività giornaliere
che rendono le persone simili alle macchine.
Sta per iniziare un nuovo giorno che preannuncia azioni ripetute, gesti familiari.
Apparentemente è tutto così ovvio, prevedibile,
come il rito con cui l’uomo è abituato ad articolare i movimenti del suo corpo
e che sembra scritto su un copione che non vuole rinnovarsi.
Ti avvicini,
sento la tua guancia che teneramente si appoggia alla mia,
e il torpore, che mi ha tenuto fino a quel momento custodito
come oggetto ovattato e rinchiuso in una scatola,
lascia lo spazio ad una luce perché possa entrare nella mia mente,
privandola di qualsiasi incertezza od ombra annidatasi nel corso della notte.
La tua luce mi illumina,
scava dentro gli anfratti cerebrali e mi lascia cogliere l’emozione di un profondo amore,
puro come l’acqua, terso come il cielo, trasparente proprio come la luce.
Assorbo il calore di quel contatto come linfa prodigiosa che si inocula dritta nelle mie nervature,
trangugio l’inebriante sensazione di una dolce presenza
che all’occorrenza è in grado di stordire i sensi
ma che adesso si manifesta in modo rassicurante.
Appropriandomi di quella determinazione, annuisco virtualmente
come a replicare al messaggio non troppo celato dietro al tuo breve gesto,
ne aspiro l’aroma che evapora assieme al profumo della tua pelle,
e mi lascio trascinare dall’incantesimo che la tua persona riesce a dar vita,
realizzando che la mia caccia al tesoro nell’isola sperduta l’ho attuata con indubbio successo.


(Lucio - Floridia, 9 febbraio 2011 - Poesia n. 11)

lunedì 31 gennaio 2011

Cuore... Cervello (e Istinto).


Cuore,


ciò con cui fregiamo


la parte irrazionale del nostro cervello.


 

Post scriptum




Istinto,


in un'analisi il giusto peso che infonde


orgoglio alla propria esistenza.